Capsulite adesiva della spalla

patologia della spalla caratterizzata da dolore costante e una rilevante diminuzione del movimento, sia attivo che passivo

Spalla

Capsulite adesivaCosa si deve sapere

La capsulite adesiva, nota anche come “Spalla congelata” o “Frozen Shoulder” è una patologia della spalla caratterizzata da dolore costante e una rilevante diminuzione del movimento, sia attivo che passivo, che compare in assenza di una nota lesione intrinseca della spalla.

La malattia colpisce prevalentemente la capsula articolare cioè la struttura elastica che consente l’ampia mobilità tipica della spalla con una infiammazione, che poi va incontro ad una fibrosi con perdita di capacità elestica.

Nella maggior parte dei casi non si riconosce una causa e si definisce idiopatica anche se in realtà indagando si possono riconoscere traumi, anche di bassa energia, come lo strattone del guinzaglio di un cane o prendere la borsa sui sedili posteriori dell’auto, può essere associata ad alcune malattie metaboliche diabete, patologie della tiroide e delle paratiroidi, patologie del surrene, dislipidemie, malattie neurologiche, utilizzo di farmaci. L’iperlassità costituzionale è fattore predisponente. Le forme secondarie spesso riconoscono fratture come per esempio quelle del trochite o del collo omerale, svuotamento di calcificazione o lesione parziale o completa della cuffia, lussazione della spalla, esiti di mastectomia e linfadenectomia ascellare, impianto di pacemaker e morbo di Dupuytren concomitante. Studi epidemiologici hanno rilevato che nella popolazione generale la frequenza è del 2-4%. Nel 20-30 % dei casi l’affezione può comparire a distanza anche nella spalla controlaterale. Interessa soprattutto il sesso femminile e nella fascia di età tra i 40 e i 55 anni e può insorgere bilateralmente ad una certa distanza di tempo.

QUALI SONO I SINTOMI?

Dolore continuo nella prima fase (freezing) e progressiva rigidità attiva e passiva della spalla, con insorgenza di dolore lancinante con movimento brusco e incontrollato. Di solito il paziente non riesce a sollevare il braccio oltre la testa. Questa condizione è destinata a peggiorare se non trattata o trattata in modo scorretto e proseguire per molti mesi.

 

La diagnosi è essenzialmente clinica cioè basata sulla visita dello specialista della spalla in quanto gli esami eseguiti dagli RX alla RMN sono sempre negativi. L’ecografia eseguita durante la visita consente di escludere altre patologie causa di dolore e rigidità di spalla nelle forme idiopatiche, di individuare subito le cause di forme secondarie di capsulite (fratture occulte di trochite) e di individuare

Giovanni Pelliccia - MioDottore.it

Trattamento

Terapia farmacologicaper almeno 30 giorni

Il trattamento si basa su una terapia farmacologica che consiste in basse dosi di cortisonici per almeno 30 giorni a scalare associati a antidolorifici puri. Viene sospesa qualunque forma di terapia fisica e riabilitativa in atto o programmata, eccetto l’uso se disponibile dell’INTER X (terapia antalgica neuromodulatoria). Si continua con infiltrazioni ecoguidate di cortisonico e anestetico articolare ogni 15 giorni, per 2- 3 volte.
Dopo 40 giorni in media il dolore è risolto, la rigidità persiste e sono, quindi, prescritte delle sedute di kinesiterapia assistita. Il recupero medio è dell’80% della articolarità controlaterale. L’intervento di artrolisi artroscopico rimane una opzione solo nelle forme secondarie a fratture o interventi.